Pellegrinaggio a Santiago de Compostela: vi racconto il mio cammino

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Santiago de Compostela

Il 13 settembre 2010 sono partito per il pellegrinaggio a Santiago de Compostela. Ho trascorso 34 giorni di cammino sul cosiddetto “Cammino Francese“, ovvero la strada più importante dell’intero percorso.
Di questi giorni ho tanti ricordi fantastici ed alcune sofferenze (principalmente fisiche), ma per me è stata un’occasione per stare solo e riconnettermi con me stesso. Un’occasione che mi ha permesso di stare lontano da città, smog e tecnologia.

La mia intenzione era legata alla ricerca spirituale, ma il Cammino di Santiago de Compostela è stato solo l’inizio di un percorso di crescita interiore, che durerà per sempre. Per non parlare dei paesaggi incredibilmente belli, che mi hanno riempito il cuore di gioia e mi hanno fatto sentire fortunato di essere vivo! In questo senso, consiglio a tutti i visitatori di uscire a camminare prima dell’alba per assistere a questo spettacolo meraviglioso.

Dove dormire a Santiago de Compostela

Lungo la strada, attraverso le diverse città, ci sono diverse opzioni per alloggiare. Queste strutture sono tutte menzionate all’interno delle guide, in modo che il camminatore possa calcolare le sue tappe ogni giorno.
C’è chi dice che il vero Cammino di Santiago lo fai se dormi nei rifugi per i pellegrini, ma qui ognuno è libero di scegliere. Per me, aver dormito 32 notti in questi rifugi è stata una parte importante del viaggio. Una buona dose di austerità mi ha reso più forte, umile e flessibile.
In alternativa ci sono gli ostelli pubblici, ovvero quelli che normalmente sono organizzati in vecchi edifici. Senza dubbio, sono quelli che ti daranno un’esperienza più autentica; d’altra parte, sono generalmente i più austeri e meno comodi. Alcuni sono totalmente gratuiti, anche se accettano sempre (e addirittura suggeriscono) donazioni dai pellegrini.
Poi ci sono gli ostelli privati, che possono essere distinti in due tipi: quelli fatti col cuore e quelli a scopo di lucro. I primi sono di solito belli, anche se semplici e piccoli: sono arredati e curati con amore, di solito da persone che hanno un legame con il cammino di Santiago e con i pellegrini stessi.
Gli ostelli a scopo di lucro di solito sono molto organizzati, ma d’altra parte meno originali. Inoltre, sono tutti dotati di ristorante e danno la possibilità di fare il bucato.
Io preferisco in particolare quelli più piccoli, che sono più accoglienti di quelli grandi, che alla fine sembrano degli enormi dormitori da campo.

Mentre cammino insieme agli altri pellegrini, sento parlare che c’è un rifugio particolare e alla moda che attrae tanti pellegrini, ma non ne ero particolarmente interessato.
Oltre agli ostelli, che sono destinati esclusivamente ai pellegrini, nelle città più grandi ci sono infinite offerte di hotel per tutte le tasche. Dalle pensioni agli alberghi di lusso, come quello di León, la scelta è davvero varia.

Dove mangiare a Santiago de Compostela

Ci sono persone che fanno il pellegrinaggio a Santiago de Compostela anche come viaggio gastronomico. E quale paese migliore per farlo se non la Spagna! Certo, se vai lì con un budget limitato, come è stato nel mio caso e come nel caso di molti altri pellegrini, è meglio accontentarsi dei menù turistici offerti dagli ostelli del posto, che variano da 10 a 15 euro e di solito includono un primo piatto, un secondo, un dessert, pane, acqua o bibita e alcuni anche il caffè.
Quello che facevo di solito era una buona colazione a una delle casette alla prima fermata della giornata con pane, paté, succo di frutta e un frutto. Poi camminavo quasi senza mai fermarmi fino all’ora di pranzo, quindi verso le 14:00 o le 15:00 mangiavo una zuppa o facevo uno spuntino.
Ad ogni modo, è sempre bene portare nello zaino alcuni pasti di riserva, come ad esempio noci e barrette di cereali. È importante che questi siano leggeri, non occupino molto spazio e siano facili da mangiare, ovvero che non richiedono alcuna preparazione.
Tra i piatti prelibati che ho assaporato lungo il mio cammino c’è sicuramente lo stufato della Navarra che, a seconda della stagione, viene preparato con le verdure più fresche e gustose.

Cosa portare durante il cammino di Santiago de Compostela

Prima di partire per Santiago de Compostela, scegli e organizza rigorosamente il minimo e il necessario. Innanzitutto dovrai indossare un paio di scarpe molto comode (possibilmente da running), due maglie pesanti, 5-6 paia di calze, due maglie leggere, un paio di pantaloni larghi e comodi, un cappello, un paio di guanti e un solo pigiama. Ovviamente il tessuto degli indumenti varia a seconda del periodo in cui ti rechi a Santiago de Compostela. Per quanto riguarda invece le scorte di cibo, è meglio optare per alimenti non deperibili, che siano abbastanza leggevi e non occupino troppo spazio.
Quando prepari la borsa, tieni presente che la maggior parte degli ostelli dà la possibilità ai pellegrini di fare il bucato. Per questo motivo, tanti indumenti sarebbero solo un peso eccessivo da portare sulle spalle durante il cammino.