Il mio esame di stato 2019 con il covid-19

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Il mio esame di Stato con il covid-19 è stata un’esperienza molto particolare, all’inizio dell’anno scolastico aspettavo questo momento, con la testa già all’Università e non vedevo l’ora di sostenere l’esame di Stato per concludere i miei cinque anni di scuola al meglio. Devo ammettere che ho studiato tanto durante l’anno e non aspettavo altro che la data dell’esame ma purtroppo il 21 febbraio in Italia, e successivamente in tutto il mondo, sono iniziati i primi casi di coronavirus, prima nella mia regione, la Lombardia, poi successivamente il contagio si è allargato su tutto il territorio nazionale manifestandosi poi in tutto il globo. In questo drammatico quadro che si è venuto a delineare la Scuola italiana è stata oggetto di svariati provvedimenti, prima è stata sospesa la didattica in presenza per evitare possibili, ulteriori, contagi e successivamente si è passati alla Didattica a Distanza (DAD) che, nonostante le iniziali difficoltà, è riuscita a rappresentare un’alternativa valida alle lezioni in presenza. Chiaramente prepararsi all’esame di Stato non è stato facile, con l’esperienza DAD, seppur chiaramente non è paragonabile alla didattica in presenza, sono riuscito a seguire gran parte delle lezioni a distanza cercando di rimanere concentrato e preparandomi al meglio in vista dell’esame. Tuttavia con il passare dei mesi i contagi erano in continuo aumento e questo ha reso difficoltoso il mio studio e la mia attenzione verso l’esame di Stato, le notizie non erano confortanti e ho vissuto momenti di grande difficoltà psicologica più che fisica. Il lockdown a cui siamo stati costretti mi ha impedito di vedermi con i miei compagni di classe, non abbiamo fatto nemmeno il pranzo dei cento giorni atteso da tanti anni. Per me la scuola è stare con i compagni, studiare insieme e condividere l’ansia e le pressioni dell’esame, tanto atteso da tutti ma allo stesso tempo tanto temuto. Tuttavia mi sono fatto forza, ho pensato al percorso fatto negli ultimi anni e volevo raggiungere a tutti i costi questo importante traguardo dell’esame di Stato. Ho studiato tanto, non pensavo tanto a raggiungere un voto alto, piuttosto studiavo per superare l’esame ed ottenere la maturità, una soddisfazione per me stesso nonostante il mondo combatteva con il virus. Molti diranno che noi che abbiamo sostenuto l’esame ai tempi del covid-19 siamo stati fortunati perché abbiamo sostenuto meno prove ma non è così assolutamente. Personalmente ho avuto molta difficoltà nel seguire le lezioni a distanza, tendevo di più a distrarmi stando a casa così come per le interrogazioni e per i compiti non è stato facile mantenere la concentrazione necessaria per superare le prove. Tutti noi abbiamo dovuto fare uno sforzo enorme per riuscire a studiare nonostante quello che stava succedendo, abbiamo studiato a distanza con tutte le difficoltà del caso, dal punto di vista psicologico è stato veramente duro trovare la concentrazione e gli stimoli per sostenere questo importante esame atteso da anni. Ma anche dal punto di vista sociale è stato penalizzante, per mesi non ho avuto contatti con compagni di classe e amici, non abbiamo potuto fare la gita scolastica di fine anno, un’esperienza che tutti noi aspettavamo con ansia, e, come detto, è saltato anche il pranzo dei cento giorni. Sono tante le esperienze che non abbiamo potuto vivere, questi mesi sono andati via e nessuno ce li restituirà più. Durante l’esame ero molto teso, avevo paura che l’ansia mi avrebbe fatto brutti scherzi facendomi dimenticare le cose e facendomi bloccare, ma fortunatamente questo non è successo, anzi, appena ho iniziato la prova orale mi sono sentito libero e sono riuscito a dire tutto ciò che avevo imparato rispondendo a tutte le domande che mi sono state fatte. Soltanto una volta uscito dall’aula mi sono reso conto che era tutto finito, la gioia era tanta, una grande soddisfazione personale, sono contento anche per i miei genitori che ci tenevano tanto. Nonostante l’esame sia andato bene e sono molto soddisfatto sia del voto che della prova sostenuta tuttavia rimane la delusione di non aver vissuto pienamente questo ultimo anno di scuola. Un grande aiuto mi è stato dato dai miei familiari che nonostante le tante difficoltà mi sono stati sempre vicino, cosi come i professori sempre disponibili per chiarimenti e dubbi vari. Un’esperienza veramente particolare, tra lezioni a distanza e tutte le difficoltà del periodo storico che stiamo vivendo aver superato l’esame di Stato è stata una soddisfazione in più. Alcuni miei compagni hanno optato per un diverso percorso formativo conseguendo il diploma in un anno ottimizzando le tempistiche utili al conseguimento del Diploma stesso. Spero che nei prossimi anni si torni alla normalità con le lezioni in presenza, il ritorno delle gite scolastiche, dei pranzi dei cento giorni e di tutti quei momenti fatti di gioia e divertimento che la scuola ti regala, non è stato per nulla facile e consiglio a chi dovrà sostenere l’esame di Stato nei prossimi anni di credere sempre in sé stessi e rimanere concentrati sullo studio, soltanto così ci si potrà togliere tante soddisfazioni.