Ho avuto la recente fortuna di visitare Padova: una città che davvero non mi aspettavo. I motivi per visitarla e immergersi nella sua arte, cultura, convivialità sono davvero tanti. Pur non essendo un capoluogo di regione, non ha davvero nulla da invidiare alle altre più grandi e famose! Vi porto con me in un breve excursus, illustrandovi il mio piacevole viaggio, ma prima vi do qualche informazione su questa metropoli in miniatura situata in Veneto, nell’Italia settentrionale.
Padova: qualche informazione di base
Padova è una città veneta tranquilla, pulita, architettonicamente interessante e viva. Conta circa 210.000 abitanti ed è densamente popolata: la sua area metropolitana è infatti la più popolosa del Veneto. La sua origine è molto antica e viene collocata addirittura tra il XIII e XI secolo a.C. Culturalmente si fa notare per le opere di Giotto, in particolare per le opere pittoriche ammirabili del rinomato pittore nella Cappella degli Scrovegni. Sin dal Trecento, Padova diviene una capitale rinascimentale importante, con una Università fondata nel 1222 che può vantare di essere tra le più antiche del mondo. Altra caratteristica degna di nota che le conferisce il nominativo di città del santo è di aver dato i natali a Sant’Antonio, i cui resti sono conservati nell’omonima Basilica, ancora oggi meta di pellegrinaggio del Cristianesimo.
Come sono arrivato a Padova
Personalmente ho preferito avere la comodità della mia auto per raggiungere questa deliziosa cittadina. Da Bologna, occorre prendere l’Autostrada A13 Bologna-Padova con imbocco all’uscita di Padova Sud. Chi invece proviene da Milano, dovrà percorrere l’Autostrada A4 Venezia-Milano. Una volta arrivato, ho parcheggiato l’auto in uno dei tanti parcheggi messi a disposizione dal Comune: se ne contano addirittura cinquemila, ma i più grandi sono due. Il centro storico è zona a traffico limitato per cui attenzione a non entrare nella ZTL se non siete provvisti di apposito permesso! Se non amate l’auto o preferite mezzi alternativi, la città è chiaramente raggiungibile con bus di linea (che di solito parcheggiano a pochi minuti di camminata dal centro), treno o aereo (l’aeroporto più vicino è quello di Venezia: da lì si prosegue con autobus, navetta o taxi).
Dove ho alloggiato
La mia scelta è ricaduta su un Bed and Breakfast vicino al centro. Al giorno d’oggi può essere una soluzione ideale per non spendere troppo. Le opzioni sono tante, le strutture molteplici e con un po’ di ricerca sul web e un pizzico di fortuna si possono trovare delle sistemazioni davvero comode, pulite, funzionali e con un giusto rapporto qualità prezzo. Personalmente con una modica spesa ho potuto soggiornare in una stanza ampia, luminosa, vicino ai punti di interesse, con Wi-Fi, giardino interno e bagno con vasca! La colazione era inclusa nel prezzo, molto ricca e di tipo continentale. Sul sito web www.visitarepadova.it si possono trovare tanti consigli utili e interessanti in merito a dove alloggiare.
Che cosa ho visitato a Padova: i miei luoghi preferiti
Essendo la mia prima volta a Padova, non ho potuto esimermi dal visitare i luoghi più conosciuti e rinomati che questa città offre, ovvero: la Cappella degli Scrovegni, la Basilica di Sant’Antonio, il Prato della Valle e il Palazzo del Bo. La Cappella degli Scrovegni, come citato anche sopra, è uno dei capolavori rinascimentali di Giotto, grande innovatore per l’epoca, il quale ha superbamente dipinto episodi della Bibbia, tra cui vale la pena menzionare episodi del Vangelo sulla vita di Maria e di Gesù. Ammirare il soffitto della Cappella degli Scrovegni dà un senso di appartenenza, pace e serenità, sembra quasi di trovarsi sotto una vera volta celeste stellata. A seguire ho visitato il Prato della Valle, una grande piazza dalla forma ellittica: un luogo in cui cultura e verde si mescolano tra loro. La sensazione rilassante mentre si passeggia per le sue stradine è impagabile. Statue, obelischi, ponti, viali la rendono romantica e ideale per fare lunghe passeggiate e staccare la spina in tranquillità. Successivamente ho visitato il Palazzo del Bo, ovvero la sede dell’Università. E’ lì che ho ammirato il cosiddetto gabinetto anatomico, un teatro anatomico stabile, in piedi dal 1594, dotato di un tavolo da dissezione circondato dai palchi, in modo da permettere agli studenti di prendere parte alle lezioni di medicina e di apprendere dal vivo.
Dove ho mangiato
I posti dove si mangia bene a Padova sono davvero molti. La tradizione enogastronomica è molto ricca e la scelta è davvero ampia. Personalmente mi sono fatto consigliare dai titolari del bed and breakfast, grazie ai quali ho avuto dritte di locali che altrimenti non avrei conosciuto. Per gli amanti del bollito, consiglio il Ristorante da Giovanni, che offre una cucina tradizionale e di qualità, mentre se volete degustare pesce fresco, la proposta del ristorante Folperia di Max e Barbara non vi deluderà!
Qualche curiosità sulla città di Padova
L’opera letteraria “La bisbetica domata” di William Shakespeare è ambientata a Padova. Ed è proprio a Padova che nella seconda metà del Cinquecento nasce la Commedia dell’Arte.
Padova è una citta molto eco friendly, ha tantissime aree verdi, tanto da aver vinto un premio nel 2005. Tra gli spazi verdi di pregio, spicca l’Orto Botanico, patrimonio UNESCO.
I piatti tipici sono i bigoli, la gallina padovana, i salumi (luganega, musetto e cotechini). Tra i dolci, ricordo sicuramente la sbrisolona.